mercoledì 28 novembre 2007

La Malvasia aromatica di Candia proiettata nel futuro

"La Malvasia aromatica di Candia proiettata nel futuro": titolo del Convegno tenutosi ieri, 27 novembre, presso la Rocca Sanvitale di Sala Baganza, organizzato dal Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli di Parma, dal Comune di Sala Baganza, dalla Pro Loco di Sala Baganza e patrocinato dalla Provincia di Parma, dalla Camera di Commercio di Parma, salla Regione Emilia Romagna e dall'Enoteca Regionale Emilia Romagna.

Il Sindaco di Sala, Cristina Merusi, ha aperto i lavori con i saluti, ribadendo l'importanza per la cultura, la tradizione locale del prodotto "malvasia" e il compito di sostenerlo in questo passaggio di crescita.

Il moderatore del convegno, il giornalista Sandro Piovani della "Gazzetta di Parma", ha iniziato col dare la parola a Sergio Calzetti, Presidente del Consorzio Volontario per la tutela dei Vini dei Colli di Parma" che ha ricordato come nel 1977 si sia formato il Consorzio da 7-8 pionieri per arrivare oggi alla ventina di aziende con una "filiera che dalla vigna arriva direttamente alla tavola".

Dopo alcune relazioni tecniche sulla zonizzazione vinicola dei Colli di Parma (Carla Scotti - I.TER e Claudio Buscaroli - C.R.P.V.), sugli aspetti enologici della malvasia aromatica di Candia (Giorgio Nicolini - I.A.S.M.A.) e sulle sperimentazioni per il miglioramento della viticultura nei colli di Parma (Andrea Fabbri - Università di Parma), il convegno è proseguito con l'intervento di alcuni giornalisti del settore, Andrea Grignaffini, Pier Luigi Gorgoni ed Ernesto Gentile. I loro contributo ha stimolato un dibattito tra i produttori presenti facendo emergere la necessità di cooperazione tra aziende volta alla promozione, all'educazione e alla diffusione di una cultura enologica che metta il prodotto "vino" alla pari del parmigiano e del prosciutto.

L'intervento del presidente della Camera di Commercio di Parma, Andrea Zanlari, ha ribadito come la malvasia "dovrà chiamarsi Malvasia di Parma. Basta con la malvasia di Candia! La malvasia è di Parma e deve diventare un qualcosa di tipico e di riconoscibile".

Il vice presidente della Provincia, Pier Luigi Ferrari e l'assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni hanno dato assicurazioni sulla volontà, da parte dei rispettivi enti rappresentati, di "dare corpo e gambe, oltre che cervello, ai progetti di filiera; occorrerà fare rete per giocare al meglio le sfide future.

Con l'enologo Lino Pin, presidente della Commissione Degustazione per il D.O.C., che ha parlato dell'evoluzione della Malvasia aromatica di Candia nei trent'anni del Consorzio e con Aldo Stocchi, presidente della Pro Loco di Sala Baganza, che ha illustrato la "Coséta d'Or", un premio per un vino generoso e schietto come le nostre tradizioni che da dodici anni valorizza la Malvasia dei Colli di Parma, si è concluso il convegno.
Per l'impegno svolto alla valorizzazione della Malvasia sono stati premiati: Pietro Miodini (il costruttore di coséte!), Iader Boschi, Gino Longhi, Lino Pinm Andrea Zanlari, Andrea Gavazzoli, Pier Luigi Ferrari, Tiberio Rabboni, il Comune di Sala Baganza e il Consorzio Volontario per la tutela dei Vini dei Colli di Parma.

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