domenica 27 gennaio 2008

Il giorno della memoria / 2

Marina Piperno, Riccardo Joshua Moretti
"16 Ottobre 1943”
di Marina PIPERNO
regia di Ansano Giannarelli

Un documentario che ritrae la testimonianza di quella che al tempo delle leggi razziali antiebraiche del 1938, era una bambina che venne discriminata ed espulsa dalla scuola pubblica con tutte le immaginabili conseguenze psicologiche negative; Quella stessa bambina, che cinque anni più tardi, nel giorno della razzia tedesca nel ghetto di Roma, ebbe la fortuna di sfuggire alla retata e alla deportazione ad Auschwitz, dove, invece, finirono più di mille ebrei romani, dei quali fecero ritorno solo una dozzina. “ Faccio parte dei salvati, quindi, non dei sommersi (categorie utilizzate da Primo Levi nello stendere quel suo libro, "I sommersi e i salvati", poco prima di suicidarsi) – testimonierà la Piperno, prima donna in Italia a misurarsi con una professione del tutto maschile come quella del produttore cinematografico, che poi aggiunge: “Ho pagato il mio debito di riconoscenza al caso e alla fortuna producendo il film 16 ottobre 1943. Un documentario tra i tanti, che vennero successivamente, sulla razzia tedesca nel ghetto ebraico. L'antisemitismo è un frutto degenere di totale competenza europea. Piuttosto che perseverare nel compianto, bisognerà al più presto interrogare la Storia per sviscerarne al meglio le cause. E' dal ventre dell'Austria felix, dell'allora sindaco Lueger, che nacque Hitler. I pogrom nelle terre polacche e russe, e, poco più tardi, il caso Dreyfuss, fecero da degna cornice.

Gan-Eden Quintet
“IL GIARDINO DEI MELOGRANI”
Riccardo Joshua MORETTI Gan-Eden Quintet

Pianoforte: Riccardo Joshua MORETTI; Flauto Traverso: Karsten BRAGHITTONI; Contrabbasso: Antonio POLLINA; Percussioni etniche: Diego TINININI; Tastiere: Marco ARIOLI; Voce: Letizia SPERZAGA.
In un sistema che riduce a retorica discorsiva i significati, gli scopi, la sacralità della vita, in nome di necessità o bisogni considerati non veri, si vuole indicare la concretezza delle potenzialità illimitate che ogni essere umano possiede. “ Il Giardino Dei Melograni” ha la forza di un vero e proprio stile personale, che rivisita e arricchisce i generi di partenza, con sonorità distanti geograficamente, ma mescolati in un mix di atmosfere e ritmi imprevedibili e affascinanti.Sfruttando le proprie capacità sonore, “Il Giardino Dei Melograni”, è un percorso multi- etnico denso di energia e colori, che ristabilisce la centralità dell'uomo e dell'umanità, nel pianeta ed i legami con l'universo come realtà concreta ed evolutiva. "Il Giardino dei Melograni" in ebraico "Pardes Rimmonim" è un viaggio attraverso le varie esperienze all'interno della musica nella tradizione ebraica. Come è noto, la dispersione ebraica è stata veicolo di arricchimento del patrimonio culturale di tutti quei paesi in cui una comunità si è stabilita. Ovviamente anche la tradizione ebraica ha fatto tesoro di ciò che ha potuto apprendere da queste variegate culture. Ecco perchè in questo recital possiamo ascoltare echi che ci ricordano il Fado portoghese o melodie del mondo medio-orientale, fino ad arrivare alle attuali esperienze relative ad un mondo globalizzato. La forma usata è quella del "Niggun" ovvero di "melodia senza testo precostituito" tipica del mondo Chassidico.

Nessun commento: