giovedì 29 maggio 2008

Una Cosèta davvero d'Or

InformaCibo, il giornale per chi ama il buon gusto, ha pubblicato un articolo sulla Cosèta d'Or che qui riportiamo, ringraziando Ugo Zambelli per la disponibilità.




Una Cosèta davvero d'Or
A Sala Baganza (PR) tornano gli ussari mentre si celebra
il gemellaggio tra Malvasia salese e Malvasia del Doge



Sala Baganza 18 maggio 2008. Tutto come annunciato, o quasi. La pioggia scrosciante di questo strano maggio si è messa di mezzo, ma non ha impedito lo svolgimento del programma che ha portato a Sala Baganza un'altra Malvasia con cui stringere un patto d'amicizia.

Come ogni anno, infatti la Malvasia di Sala Baganza invita alla Rocca altre Malvasie italiane d'eccellenza. Dalle sale dei Rossi e dei Sanvitale sono passate così la Malvasia delle Eolie (la più antica che si conosca), tre tipologie di Malvasie friulane, e quest'anno la Malvasia del Doge, ottenuta in quantità amatoriali nientemeno che da Michel Thoulouze, titolare del network francese Chanel La Cinq, che si è stabilito a Venezia, sulla bella isola di Sant'Erasmo e lì produce il suo biondo nettare.

Thoulouze, che parla un ottimo italiano ed è dotato di una straordinaria visione paneuropea, oltre che del dono di mettere a proprio agio l'interlocutore, è stato ospite di sala Baganza. Il 18 maggio scorso, in occasione del premio Cosèta d'Or, riconoscimento che la Pro Loco e il Comune di Sala conferiscono al miglior produttore dell'anno e al giornalista che meglio ha saputo rappresentare il territorio e il suo straordinario prodotto enoico.
Per buona misura, erano presenti due rappresentanti della ormai mitica Confrerie du Sabre d'Or, anch'essi veneziani. Uno era Elodio De Nardi, ambasciatore della Confraternita in italia, che ha ricevuto, al pari di Thoulouze, la Cosèta, moderno Graal di legno, intagliato in centinaia di esemplari da un anziano artigiano salese, con cui in tempi andati si saggiava il grado di maturazione della Malvasia.
La confrerie du Sabre d'Or, associazione che conta decine di migliaia di adepti in tutto il mondo, diffonde la cultura dello champagne, rinnovando l'uso di “decapitare” il collo della bottiglia con un colpo di sciabola inventato dagli ussari di Napoleone Bonaparte.

Al convegno “Bollicine, caos felice?” partecipavano come relatori Andrea Grignaffini, noto giornalista esperto di enogastronomia, Sergio Calzetti, presidente del Consorzio Volontario per la tutela dei Vini dei Colli di Parma, Antonella Galli, giornalista di Bell'Italia (premiata con la Cosèta 2008), Andrea Zanlari, presidente della CCIAA di Parma e lo stesso Thoulouze. Moderava l'incontro la giornalista Rosanna Ercole Mellone, ideatrice del progetto no profit Identità Immutate, sutto la cui egida si svolge Cosèta d'Or.

Dopo il benvenuto ufficiale del sindaco Cristina Merusi, i relatori hanno fornito interessanti spunti di riflessione che vanno dalla necessità di creare sinergie di mercato con Paesi amici come la Francia (la dimostrazione di come si possano integrare felicemente due culture enologiche la fornisce proprio Michel Thoulouze con la sua Malvasia) a quella di fare della buona comunicazione sul prodotto vino.

“Mi davano del matto - ha esordito Thoulouze - quando cominciai a far dissodare i terreni di Sant'Erasmo dal mio “direttore della terra” (ha usato questa curiosa, poetica espressione). Le isole della laguna hanno sviluppato ciascuna una propria arte, il vetro, i merletti, il ferro battuto: invece a Sant'Erasmo l'agricoltura era stata abbandonata. Io l'ho ripresa e ho creato degli orti, all'inizio. Poi ho scoperto una mappa del `600 che indicava una vite detta “del nobiluomo”. Da qui le ricerche che mi hanno condotto all'identificazione di questo vitigno, tra le tante Malvasie esistenti in Italia e al suo conseguente sviluppo. Si tratta di un ceppo istriano che dà l'unico vino prodotto in Venezia. Certo, la quantità che riesco ad ottenere non basta nemmeno a rifornire i ristoranti della Serenissima, ma è soprattutto alla qualità che bado”.

Uno dei temi più sentiti e anche più sofferti, riguarda la partecipazione corale dei produttori al grande processo di diffusione culturale del prodotto enoico locale. Se è vero, come è vero, che i ristoratori e gli albergatori con servizio di ristorazione interno, sono i principali testimonial del territorio, è anche vero che ancora non si apprezza una sostanziale azione di educational nei confronti della clientela. Se ne è discusso con passione.
Interessante anche l'amichevole confronto tra un Grignaffini, convinto sostenitore della tradizione delle “bollicine” come valore riconosciuto alla Malvasia salese e un Zanlari altrettanto convinto che ritornare ad una linea di produzione della malvasia “secca”, oltre che un valore aggiunto, risponda ai criteri di storicità della Malvasia di Maiatico, che nasce senza le famose bollicine. Ne è scaturita la preziosa constatazione che il gemelleggio tra Malvasia di Sala, amabile e quella del Doge, secca, realizzava virtualmente e felicemente entrambe le condizioni.

Grignaffini ha parlato, tra l'altro, nel suo apprezzatissimo intervento, di caos organizzato, di geometria delle bollicine, del loro magico movimento e della fragranza, elementi che provocano l'eccitamento sensoriale. Il trend meteorologico - ha aggiunto il giornalista - con l'aumento del caldo stimolerà una produzione diversa da quella attuale e un conseguente modo di nutrirsi sostanzialmente “diverso”, con la ricerca di maggiore freschezza e leggerezza. Riguardo alla Malvasia, Parma è la culla delle bollicine: bisognerebbe millesimare questo nettare e farlo maturare più a lungo, a somiglianza dello champagne. In accordo con le linee guida di Identità Immutate - ha concluso - occorre mantenere la Malvasia con queste declinazioni, senza snaturare i suoi aromi primari. La Malvasia resta un prodotto di nicchia che non deve puntare alla quantità, come avviene per il prosecco.

“Nel 2009 - ha puntualizzato Andrea Zanlari - il paese realizzerà il progetto “Europa delle genti” con scambio delle tipicità e conseguente scambio culturale. Un'azione vivificante che io do per scontata, anche se non sempre è così. Almeno per gli altri. Un esempio viene proprio dalla Francia, che per circa diciotto anni è stata la prima cliente del marchio Parma. Ora la bandiera è passata alla Germania. Bisogna riallacciare il feeling con una Paese amico, proprio come sta facendo, per suo conto l'amico Tholouze. Inoltre - ha sottolineato con estrema fermezza Zanlari - è urgente imparare a comunicare a 360 gradi quelle suggestioni che vino e territorio evocano. I “fratelli maggiori” della Malvasia che sono il Prosciutto di Parma e il Parmigiano-Reggiano devono essere idealmente associati al vino,per creare vera sinergia e potente messaggio mediatico”. Da valente storico qual è, Zanlari ha ricordato che nel 1535 la Malvasia era considerata un vinello da messa, ancorchè l'unico giudicato, all'epoca, degno di nota. Il livello di eccellenza raggiunto oggi le farebbe meritare la massima visibilità.

Rapido ed efficace l'intervento di Calzetti che ha fornito tutte le cifre della Malvasia e ha delineato l'azione del Consorzio da lui rappresentato. Antonella Galli, infine, ha parlato dell'intervento fondamentale della buona informazione, che è garanzia e veicolo per lo sviluppo di un'economia basata sulle risorse del territorio.

Altri interventi di grande interesse sono stati quelli del vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari e di Franco Mioni, presidente del Comitato Europeo Turismo ed enogastronomia.

Ferrari, soprattutto, si è detto entusiasta di Coseta d'Or e si è pronunciato in favore di un ulteriore ampliamento di iniziative che focalizzino sul territorio l'attenzione non solo dei media, ma anche degli abitanti (spesso gli unici a non accorgersi di quanto accade loro intorno). Unendosi poi alle espressioni di amicizia nei confronti dell'ospite francese e della nazione che rappresentava: “Oltre all'andamento climatico con tutte le sue bizzarrie - ha sottolineato Ferrari - una variabile dipendente del settore è la politica”. Con un inequivocabile riferimento a quella agricola comunitaria.
Un intermezzo in rima sulla genesi dell'elegante gesto dei Sabreurs (gli sciabolatori di champagne) è stato recitato da una giovane coppia di attori in abiti d'epoca, che rappresentavano un immaginario ussaro e la divina Duchessa Maria Luigia, regina della Rocca, moglie dell'empereur Napoleone.

Di seguito, l'infaticabile Aldo Stocchi, presidente della Pro Loco di Sala Baganza, nonché ideatore di Cosèta d'Or, affiancato dal sindaco Merusi, ha proceduto alla proclamazione del produttore vincitore. Migliore Malvasia 2008 è stata giudicata quella dell'Azienda Salati di Maiatico (la roccaforte storica della Malvasia di Sala Baganza).

Nella piazza antistante la Rocca aveva luogo il mercatino di Identità Immutate: produttori di nicchia provenienti da Toscana, Piemonte, Puglia, Calabria, Sicilia.





Da Sala ai Boschi di Carrega, intanto, andava e veniva la troupe televisiva di RaiUno, guidata dalla brava Giovanna Trapani (“Festa Italiana”), che ha filmato un servizio sull'evento, sull'apertura delle bottiglie di champagne e di Malvasia a colpi di sciabola e anzi, sotto l'abile guida dell'ambasciatore Elodio De Nardi, regolarmente paludato con la cappa verde della Confrèrie e alla presenza di quattro assistenti, la Trapani si è cimentata con successo nella sua prima sciabolata.
Ma Raiuno, invitata da Identità Immutate, era venuta a Sala attratta da un'altra caratteristica locale. La cucina a base di Malvasia.

La sera prima a cena, i giornalisti Rai e della carta stampata avevano goduto delle delizie del piattto e del bicchiere (rigorosamente Malvasia) del ristorante “Fiore”, uno dei templi della cucina tipica parmigiana, dove tartufo, funghi, cipolline in agrodolce, e, va da sé, prosciutto, culatello, coppa salame di Felino, tagliatelle e tortelli, ma anche bargnolino e nocino, fatti come Dio comanda, fanno la gioia dei tradizionalisti.

Il giorno dopo le telecamere puntavano su Augusto Farinotti, mitico chef e storico della cucina del ristorante “La Brace”.
A Maiatico, tra le dolci colline e i calanchi, là dove i vigneti danno il meglio. Augusto, che solo a guardarlo mette addosso un sano appetito e una inestinguibile voglia di cose buone, ha preparato in diretta uno dei suoi must: lo zabaione alla Malvasia con biscotti della casa, che in una versione particolare è delizioso anche sulle carni. Altri suoi cavalli di battaglia, sempre con l'aiuto delle magiche bollicine, sono il risotto alla parmigiana e il cosciotto di maialino da latte al forno. Per i vini e le grappe c'è solo l'imbarazzo della scelta. Tra eccellenze, ovviamente.
L'angolo del sentimento, infine, lo hanno creato, sempre sotto i riflettori della Rai, i due anziani coniugi dell'Azienda Salati, che rappresentano un felicissimo esempio di fedeltà al lavoro e di affetto coniugale. Da indicare ai giovani.
Il servizio di RaiUno “Festa Italiana” è andato in onda, lunedì 26 maggio, alle ore 16,10.



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sabato 24 maggio 2008

Banca del Tempo: decimo compleanno

Tavolo dei relatori1998 - 2008, 10 anni di attività equivalenti a 4.000 ore di scambi per la Banca del Tempo di Sala Baganza, un traguardo importante per l'associazione che offre la possibilità di scambiarsi reciprocamente servizi, conoscenze e attività.


Oggi alle 11 si è tenuto un convegno nella Sala Capriate della Rocca Sanvitale su "Il ruolo della Banca del Tempo nella comunità salese" e "Scambiare il tempo per una società migliore". L'incontro è stato aperto da Tina Carpena, presidente dell'associazione locale, che ha presentati i saluti e ha introdotto i relatori, il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, l'Assessore provinciale all'associazionismo e rapporti col volontariato Tiziana Mozzoni e la referente per le Banche del Tempo della Regione Emilia Romagna Maria Vittoria Fabbri. Ha concluso la socia fondatrice Rosella Capretti che ha parlato dell'importanza di questo tipo di volontariato ed ha riassunto il lavoro svolto in 10 di anni di vita, da cui è emerso che i lavori più scambiati sono i lavori domestici e di sartoria, l'aiuto nei compiti per i bimbi e il trasporto. Ma la Banca del Tempo non si ferma qui, ma collabora anche con le altre associazioni del territorio, è infatti presente nell'assistenza agli anziani durante i pasti e le iniezioni, nell'allestimento di iniziative e nell'organizzazione di feste.


È seguita una visita guidata alla Rocca Sanvitale e il pranzo ospitato nei locali della Rocca stessa.


Al pomeriggio è prevista la visita alle ore 15 al salumificio Ermes Fontana di Castellaro di Sala Baganza mentre alle ore 17 nell'Oratorio dell'Assunta si terrà un concerto vocale e strumentale della Corale Verdi e, in conlusione, un brindisi con degustazione di prodotti tipici locali.


La serata offrirà anche un momento musicale al Piccolo Teatro di Sala Baganza con i "Saluti a suon di fisarmonica" di Luigi Abbati, e una rappresentazione teatrale, la commedia "La colpa l'è d'la radio", con la Compagnia Dialettale Salese.


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mercoledì 21 maggio 2008

L'aria che respiriamo ... in Comune

"L'aria che respiriamo", penultimo appuntamento della serie "I martedì dell'ambiente, l'ambiente che abbiamo in... Comune", ieri sera, 20 maggio, presso la Rocca Sanvitale, in compagnia di Claudia Pironi del Servizio Sistemi Ambientali di ARPA - Sezione Provinciale di Parma.
La nostra aria è un miscuglio prevalentemente meccanico di un certo numero di gas, formante l'atmosfera che è composta da azoto (79,1%), ossigeno (20,9%), anidride carbonica (circa 0,03%) e da tracce di gas nobili (argo, cripto, xeno, elio) nonché da vapore acqueo, tracce di ammoniaca, materiale organico, ozono, sali e particelle solide sospese.
Il DL n° 152 del 3 aprile 2006, il cosiddetto Codice Ambiente, definisce all'art. 268 comma a), l'inquinamento atmosferico: "ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente".
Fonti della generazione di inquinamento dell'aria sono quei gas, quelle particelle solide e quelle radiazioni prodotte dalla combustione di sostanze naturali e artificiali, da sostanze chimiche, da altri processi industriali e da esplosioni nucleari.
Il controllo della qualità dell'aria è la misura della concentrazione degli inquinanti ambientali in una data area; in particolare vengono misurati i livelli di monossido di carbonio, di benzene, di piombo, di diossido di zolfo e di azoto e di materiale particolato.
La complessità della formazione e diffusione dell'inquinamento atmosferico, è ampiamente rappresentata dai numerosi protocolli assunti a livello internazionale per affrontare i grandi temi ad esso legati: acidificazione, lesione dello strato dell'Ozono, inquinamento transfrontaliero, smog fotochimico ed i cambiamenti climatici legati alla emissione dei " gas ad effetto serra ".
La Regione Emilia Romagna ha messo in atto dei piani di risanamento, di tutela e miglioramento e di azione per la gestione delle emergenze connesse con l´insorgere di episodi acuti di inquinamento atmosferico. La Regione si è posta l'obiettivo di conferire organicità e pienezza di responsabilità all'espletamento delle funzioni attribuite agli Enti Locali, elaborando delle linee di indirizzo.
Le Province dell'Emilia-Romagna si sono, a loro volta, impegnate nell'elaborazione dei Piani di risanamento della qualità dell'aria sulla base delle linee guida fornite dalla Regione.
La nostra provincia, Parma, il 28 marzo 2007 ha approvato, con delibera n° 29 del Consiglio Provinciale, il Piano Provinciale di Tutela e Risanamento della qualità dell’aria.
L'Arpa è l´Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente dell´Emilia-Romagna e svolge compiti istituzionali di monitoraggio delle diverse componenti ambientali, di controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche e di attività di supporto nella valutazione dell´impatto ambientale di piani e progetti.
L'ARPA ha svolto delle campagne di misura con un laboratorio mobile a Sala Baganza in due periodi e due zone diverse; dal 20.12.2002 al 16.01 2003 tra via Are e la Strada Provinciale e dal 10.01.2008 al 31.01.2008 in via Vittorio Emanuele II. Il lavoro di rielaborazione e catalogazione di tutte le misure di qualità dell´aria effettuate, le analisi e le valutazioni si possono consultare direttamente sul sito dell'Arpa:

Il controllo della qualità dell'aria ha indicato che per quanto riguarda gli ossidi di zolfo (SO2) e i monossidi di carbonio (CO) sono a livelli trascurabili, mentre per gli ossidi di azoto (NO2) e il particolato atmosferico (PM10, PM2,5) le cosiddette polvere sottili, seguono un andamento simile ai livelli della zona Cittadella di Parma, con dei picchi nelle ore di traffico più intenso (tra le 8 e le 10 e tra le 17 e 19).

È possibile seguire giornalmente i dati di rilevamento dell'inquinamento atmosferico nella provincia di Parma direttamente dalle pagine web dell'Arpa, assieme alle previsioni regionali di qualità dell'aria.

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mercoledì 14 maggio 2008

Servizio Idrico Integrato

Ing. Eros Morandi di Enìa (foto Nokia 6630)

Per "I martedì dell'ambiente, l'ambiente che abbiamo in... Comune", ieri sera, 13 maggio, presso la Rocca Sanvitale si è parlato di Acqua, del Servizio Idrico Integrato che "è costituito dall'insieme dei servizi pubblici +di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie" (Art. 142 comma 2 del DL n° 152 del 3 aprile 2006).

L'assessore all'ambiente Carlo Leoni ha spiegato ai presenti, attraverso gli articoli del cosiddetto "Codice Ambiente", le competenze, le proprietà delle infrastrutture. la tutela e uso delle risorse idriche, ricordando che "Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorche' non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato" (Art. 144 comma 1).

I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali (A.T.O.), definiti dalle regioni in attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36; gli enti locali trasferiscono l'esercizio delle competenze riguardanti la gestione e la tutela delle risorse idriche all'Autorità d'ambito.

Sala Baganza è compresa nell'A.T.O. 2 che fa capo al territorio provinciale, istituito con la LEGGE REGIONALE 6 settembre 1999, n. 25.
Link:
Ha proseguito l'incontro l'ing. Eros Morandi, dal responsabile servizio Acqua di Enìa, spiegando dapprima il ciclo integrato dell’acqua che è costituito da tre passaggi fondamentali: captazione dell’acqua, immissione in rete per la distribuzione agli utilizzatori, depurazione delle acque reflue raccolte dalla rete fognaria. L'acqua prelevata, sottoposta ad un controllo sistematico di qualità, viene portata ai consumatori attraverso la rete di acquedotto. Una volta utilizzata, l’acqua viene raccolta nelle condotte fognarie e convogliata agli impianti di depurazione. Il processo di depurazione rappresenta la fase conclusiva del ciclo integrato dell’acqua e garantisce l’eliminazione degli inquinanti per restituire al suo ambiente naturale l’acqua utilizzata nelle nostre case e per gli altri usi quotidiani. (Per saperne di più sul ciclo di gestione dell'acqua, Enìa ha predisposto un opuscolo dal titolo "Il mondo dell'acqua", scaricabile nel formato PDF).
L'ing. Morandi ha, quindi riferito sugli acquedotti del Comune, quello del capoluogo e quello di Monte Bosso, sulla loro potenza: centrale idrica del Fornello 10/15 l/sec, pozzo Gruzza 13 l/sec, pozzo GOlf 11 l/sec, pozzo remitaggio 14 l/sec e San Vivtale (ex Monte Bosso) 10 l/sec. Una dotazione idrica media di quasi 1 metro cubo giornaliero per persona, una dotazione decisamente buona se si considera che la media provinciale è 280 litri giornalieri per persona.
Le analisi indicano, con i loro parametri, che la nostra acqua è di buona qualità anche se dura (sui 32,5 °f), la presenza di nitrati (NO3) si attesta sui 9 mg/l (un'acqua è considerata buona quando i nitrati sono inferiori ai 12 mg/l ed accettabile quando i nitrati sono 50 mg/l), e il residuo fisso a 105 gradi C è 429,5 mg/l (acqua buona quando il residuo fisso è compreso tra i 100 e i 500 mg/l).
Enìa ha attivato a Sala un lavoro di ricerca per ridurre le perdite che attualmente si attestano a un 25% circa, ha effettuato un collegamento tra Fornello e San Vitale rifacendo l'impianto di pompaggio. Verrà realizzato un impianto di filtrazione e captazione al Fornello e effettuerà monitoraggi e controlli mirati sulla rete di Talignano per trovare le vulnerabilità, dato che alla sorgente l'acqua di Monte Bosso è di qualità, mentre non si può dire altrettanto per l'acqua che esce dai rubinetti della frazione.
L'ing. Graziano Ferrari, responsabile degli impianti di depurazione di Enìa ha concluso parlando dei 18 km di fognatura, delle acque reflue e del nostro depuratore a fanghi attivi convenzionali con nitrificazione-denitrificazione ed è conforme alle normative UE.
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lunedì 12 maggio 2008

Scuola: una finestra sul paese


Si è svolta sabato 10 maggio la Festa della Scuola Elementare di Sala Baganza, che ha visto impegnati gli alunni a presentare, con gran soddisfazione, lo sforzo svolto durante l'anno e la voglia di "crescere" illustrando e documentando i progetti e gli oggetti prodotti e lavorati con le proprie mani.


Gran successo della 4^A che ha presentato "La baracca dei burattini" un'animazione della favola di Pinocchio burattini costruiti con grande abilità manuale dagli stessi alunni.


Una menzione va al "Progetto Scacchi", 4^B, 5^B e 5^A hanno dato vita ad un torneo con personaggi viventi.

Un grazie di cuore va alla locale sezione dell'AVIS che ha partecipato offrendo ai bambini e genitori torta fritta e salumi.
Insomma, una bella giornata che si è trasformata in un'occasione felice e gioiosa di incontro degli alunni, dei loro genitori e dei loro insegnanti.
Altre foto su Flickr.
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mercoledì 7 maggio 2008

Gestione rifiuti a Sala

Foto della serata (Nokia 6630)Poche, ma veramente poche le persone presenti ieri sera, 6 maggio, all'incontro sulla gestione dei rifiuti, organizzato dall'Assessorato all'Ambiente e alla Pianificazione Territoriale del Comune di Sala Baganza, facente parte de "I martedì dell'ambiente, l'ambiente che abbiamo in... Comune", ciclo di incontri di approfondimento sull'ambiente. Eppure l'argomento era interessante, è stato molto interessante...

Carlo Leoni, vice-sindaco e assessore all'ambiente, ha aperto la serata spiegando cosa per la nostra legge è da considerarsi "rifiuto", addentrandosi nelle tipologie dei rifiuti (urbani e speciali) e le competenze proprie dei Comuni, dettate anch'esse dal cosiddetto "Codice Ambiente" ovvero il DL n° 152 del 3 aprile 2006, concludendo con le tariffe, previste dal D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, entrato in vigore il 1 gennaio 2000. Sala Baganza è stato tra i primi comuni della provincia, se non il primo, ad applicare questo regolamento, precisamente dal 2001, obbligatorio dal 2007, che si basa su un criterio che cerca di avvicinarsi il più possibile alla quantità di rifiuto prodotto. Dall'art 2 comma 2 del DPR 158/1999: "La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e dai relativi ammortamenti, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione".
La Dott.sa Elena Massari e il Dott. Luigi Zoni di Enìa hanno riportato alcuni dati statistici mostranti come Sala Baganza sia il comune che produce più rifiuti della provincia:
1997 -> media provinciale 400kg ad abitante per anno, Sala Baganza 500kg ad abitante
2007 -> media provinciale 600kg ad abitante per anno, Sala Baganza 1.000kg ad abitante
Quantità di rifiuti raccolti a Sala in un anno 5.245,5 tonellate, ovvero 1.007, 5 kg ad abitante per anno, cioè circa 7,5 kg al giorno per abitante.
La nostra raccolta differenziata incide per il 54,9%, non sarebbe poi male se nella percentuale non non fosse compreso anche il "verde" che porta via circa un 30%.....
La proposta di Enìa per un miglior sistema flessibile ed integrato dalla raccolta allo smaltimento va nella direzione della raccolta domiciliare, il cosiddetto "porta a porta", che sta producendo dei buoni risultati con una percentuale di raccolta differenziata che oscilla fra il 55 ed il 75%.
Nel prossimo futuro Comune ed Enìa inizieranno una campagna informativa sul separare in casa rifiuto umido, residuo secco, carta e cartone e multi-materiale leggero (plastica, alluminio e banda stagnata); l'obiettivo di questa campagna è far comprendere l'importanza del metodo di raccolta porta a porta che può assicurare un risultato vantaggioso sia dal punto di vista ambientale, data la garanzia di un aumento sostanziale dei rifiuti differenziati raccolti, che sotto il profilo strettamente economico, riducendo notevolmente la quantità dei rifiuti indifferenziati che, in prospettiva, diventeranno i più cari da smaltire.

Segnalo, infine, un bell'opuscolo di Enia, "Il mondo dei rifiuti" (scaricabile in formato PDF) dove spiega il ciclo di gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, compreso cosa è possibile riciclare e cosa no.

venerdì 2 maggio 2008

Vieni a giocare con noi! 2008



Non ci sono parole! Come si fa a descrivere la meraviglia?

"... mille e una le sorprese ..." citava il volantino e così è stato!!

Sala ha riscoperto il piacere di vivere il paese!

G R A Z I E !!!

Grazie a chi ha partecipato, grazie all'Amministrazione, grazie alla Protezione Civile, grazie al Circolo Anziani, grazie ai commercianti, grazie al Floyd, grazie al Taro Taro, grazie a tutti voi, ma grazie soprattutto alla VANJA!!!


Altre foto su Flickr!